Muna Mussie. Bologna St.173

un viaggio a ritroso. Congressi e Festival Eritrei a Bologna | mostra di Muna Mussie al MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna

Bologna St. 173, Un viaggio a ritroso. Congressi e festival eritrei a Bologna è il titolo della mostra di Muna Mussie, artista eritrea cresciuta a Bologna, ospite presso la Project Room del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. La mostra, visitabile dal 2 giugno al 10 settembre 2023, sarà inaugurata dalla performance collettiva Uroboro il 1° giugno, h. 18.

Muna Mussie ha avviato da alcuni anni un progetto di ricerca sui festival e congressi eritrei tenutisi a Bologna tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni novanta coinvolgendo diverse zone, tra cui Piazza Maggiore, Caserme Rosse, Parco Nord e Lunetta Gamberini.

Frequentati dalle comunità diasporiche eritree provenienti da tutto il mondo, questi Festival si sono collocati in prima linea per supportare la lotta armata inaugurata nel 1961 per l’Indipendenza dell’Eritrea dall’Etiopia. Al termine della guerra, il neo governo eritreo, proclamato nel 1993 dal presidente Isaias Afewerki, ha voluto dedicare ad Asmara - la capitale dell’Eritrea - una strada intitolata Bologna St., come riconoscimento permanente del ruolo fondamentale che la città di Bologna ha avuto nel raggiungimento dell’indipendenza dell’Eritrea.

Come si legge nel comunicato stampa della mostra, a cura di Francesca Verga con Archive Ensemble, in questo progetto Muna Mussie “riattiva la memoria personale, l’archivio storico e iconografico” elaborando una narrazione e una mappatura dei Congressi e Festival Eritrei, attraverso la consultazione di archivi pubblici e privati, biblioteche e raccolte presenti nel territorio bolognese. “I materiali di archivio del territorio bolognese vengono messi in dialogo dall’artista con alcune opere che hanno accompagnato le tappe precedenti della ricerca e altre inedite di cui una performance che inaugura la mostra, un rito collettivo e propiziatorio che segue un movimento circolare e richiama, in parte, le danze tradizionali della cultura eritrea e, in parte, la figura dell’uroboro.”

Il progetto di Muna Mussie, vincitore dell’Italian Council 2022 e parte di Bologna Estate 2023, ha coinvolto numerose altre istituzioni, quali l’Archivio Storico di Bologna; Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia - Fondo Giorgio Lolli; l’Archivio storico de il Resto del Carlino; l’Archivio storico Paolo Pedrelli CdLM Bologna; la Comunità Eritrea in Italia; gli Archivi fotografici dei fotoreporter Mario Rebeschini, Massimo Sciacca e Luciano Nadalini.

Biblioteca Amilcar Cabral ha collaborato alla realizzazione del progetto, favorendo la raccolta di testimonianze di persone coinvolte, in maniera diretta o indiretta, ai Congressi e Festival Eritrei e mettendo a disposizione un cospicuo numero di documenti - manifesti, fascicoli di riviste, lettere dattiloscritte, opuscoli - ai fini della ricerca e dell’allestimento della mostra. In biblioteca è disponibile il volume Bologna: testimonianze di lotta degli eritrei esuli in Europa: per non dimenticare a cura di Agostino Tabacco con la collaborazione di Nicoletta Poidimani, Punto rosso edizioni, 2001.

“Hade libbi; hade hisbi, ‘un cuore un popolo’: con questo sentimento comune il popolo eritreo ha saputo affrontare il dramma della guerra trentennale, le difficoltà dell’esilio e dell’emigrazione forzata, i problemi umani e sociali, siano essi personali che collettivi, che ha provocato. Gli eritrei esiliati hanno affrontato con sacrificio e umiltà la loro condizione, sostenendo una causa nobile e giusta con dignità.”