Atlantico waves | Red Fever di Adji Dieye

Biblioteca Amilcar Cabral, via San Mamolo 24, Bologna. Dal 25 maggio al 10 luglio 2019. Sabato 25 maggio, ore 18: opening e artist talk con Adji Dieye, Niccolò Moscatelli e Luca Jourdan

Sabato 25 maggio 2019, ore 18
Biblioteca Amilcar Cabral - via San Mamolo 24, Bologna

Inaugurazione della mostra

RED FEVER di Adji Dieye

intervengono

Adji Dieye, artista

Niccolò Moscatelli, curatore del photobook di Red Fever

Luca Jourdan, Università di Bologna

Per l’apertura della rassegna #Atlanticowaves, Atlantico Festival invita l’artista Adji Dieye a presentare, per la prima volta in Italia, Red Fever, un progetto fotografico che esplora - attraverso fotografie, fotomontaggi, installazioni e video - la diffusione del socialismo in Africa durante il XX secolo e le tracce che ha lasciato sul continente.

Rielaborando le memorie visuali di questa storia parallela, Dieye costruisce narrazioni finzionali - e speculative - che permettono di ripensare il sistema-mondo in cui evolviamo. Allo stesso tempo, l’artista introduce l’osservatore ad eventi, personaggi e rivoluzioni che la storiografia occidentale ha troppo spesso tentato di dimenticare.

La sua indagine prosegue fino al presente grazie alle immagini, spogliate ed esposte con ironia, dei monumenti realizzati nel continente africano dalla società nordcoreana Mansudae Overseas Project. Queste relazioni silenziose mettono in crisi la retorica di un mondo delle “Nazioni Unite”, mostrandoci quindi la sua fragilità.

La qualità monumentale e architettonica dell’allestimento di Red Fever permette di aprire una riflessione sulla natura propagandistica della rappresentazione visiva e del suo ruolo nelle costruzioni identitarie di una nazione.

Senza idealizzare la febbre rossa o cancellarne le contraddizioni, l’artista ci affida la testimonianza di una realtà dove il sogno di un mondo policentrico era, e forse è, ancora possibile.

Adji Dieye è un'artista italo-senegalese, nata a Milano nel 1991. Laureata in Nuove Tecnologie dell'Arte all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, attualmente completa la sua formazione universitaria con il Master in Arte e Politica presso l’Università delle Arti di Zurigo. Ha esposto al circuito off della Biennale di Dakar nel 2015 e nel 2018 al LagosPhoto, finalista al Contemporary African Photography Prize.

La mostra è aperta fino al 10 luglio 2019 neglio orari di apertura della biblioteca:
- da lunedì a giovedì: 8 - 19
- venerdì e sabato: 8.30 - 13.30
Gli orari subiranno variazioni nel mese di luglio

Ingresso libero

Nella cornice del progetto Futuro Prossimo, promosso da Fondazione Innovazione Urbana in collaborazione con il Comune di Bologna e l’Istituzione Biblioteche Bologna, nell’ambito del Patto per la lettura di BolognaAtlantico Festival presenta la rassegna Atlantico waves - navigazioni tra il continente africano e le sue diaspore, i cui appuntamenti avranno luogo presso il Centro Amilcar Cabral e Làbas nel Quartiere Santo Stefano a partire dal 25 maggio.

In continuità con il festival realizzato a settembre 2018, i contenuti proposti da Atlantico waves hanno come obiettivo quello di favorire l’incontro tra culture e stimolare la riflessione su alcune problematiche della contemporaneità, come il rimosso coloniale, il razzismo e le identità, le rappresentazioni e le narrazioni del “diverso”, il fenomeno migratorio in relazione ai processi storici di colonizzazione e decolonizzazione.

Adottando un approccio poliedrico ed articolato, Atlantico waves approfondirà queste tematiche, proponendo una mostra, intitolata Red Fever, dell’artista italo-senegalese Adji Dieye, le proiezioni dei documentari Ouaga Girls di Theresa Traore Dahlberg e Ouvrir la voix di Amandine Gay ed una serie di incontri organizzato da Zomia, gruppo di letture e visioni che - attraverso il supporto di opere cinematografiche, letterarie o di arte visiva - si propone di indagare le diverse interpretazioni della condizione umana in relazione alle culture e alle storie.
In occasione di Atlantico waves, la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna ed il Centro Amilcar Cabral proporranno congiuntamente alcuni suggerimenti di lettura di autrici e autori di narrativa di origine africana e afro-diasporica.

“Futuro Prossimo” è reso possibile da Cities of Service, attraverso i fondi del premio Engaged Cities, vinto dalla città di Bologna nel 2018.

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