Gli Italiani in Libia. Il contributo allo sviluppo del paese

Complesso del Baraccano - Sala Museale, Via Santo Stefano, 119 Bologna, 5-13 novembre 2016. Convegno e mostra

Argomento: Convegni, Libia, Mostre

Convegno
Sabato 5 novembre 2016 ore 11

Saluto: Rosa Maria Amorevole, Presidente del Quartiere Santo Stefano
Relatori:
Federico Cresti, Professore Ordinario di Storia dell’Africa, Università di Catania
Maria Emanuela Desio, Presidente dell’Associazione “Ardito Desio”
Giuliano Gresleri, Professore Ordinario di Storia dell’Architettura, Università di Bologna
Oliva Menozzi, Ricercatore in Archeologia Classica, Università di Chieti
Luisa Musso, Professore Ordinario di Archeologia, Università Roma TRE
Francesco Prestopino, Vicepresidente AIRL Onlus
Moderatore: Mauro Mori, giornalista
Conclusioni: Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Segue aperitivo

Mostra fotografica
5-13 novembre 2016 - Complesso del Baraccano, Sala Museale

La mostra sull’opera degli Italiani di Libia dal 1911 al 1970 ha essenzialmente un significato di memoria, con tre finalità: quella proustiana della memoria involontaria che rinvigorisce nel cuore degli italiani l’indimenticabile profumo della vita in Libia; quella della memoria volontaria che fa riemergere ‘ad intermittenza’, il ricordo di abbandoni costrittivi e dolorosi di persone, luoghi e cose; quella della memoria L’importanza della memoria terapeutica, che lenisce ogni sofferenza e si propone come ‘foedus’ di unione, di fratellanza tra il passato e il presente, tra gli italiani di Libia di ieri ed i giovani libici di oggi, affinché questi ultimi facciano propria l’esperienza dei primi e si propongano come ‘testimoni’ della fiaccola del dialogo tra gli uomini che riconoscono, nella diversità, il nutrimento del loro vivere insieme.

Le immagini aiuteranno a comprendere quanto sia difficile affermare un’evidente realtà e una verità storica, ancor oggi pervicacemente disconosciuta da un negazionismo meno appariscente ma non per questo meno insistito.
Negli anni è stata dimenticata l’importanza dell’impronta del lavoro degli italiani nella ex colonia, prima e dopo il conflitto mondiale. Tutta la Libia ha beneficiato di una trasformazione radicale che ne aveva fatto un Paese moderno.
Questa mostra, attraverso immagini e documenti, ha per AIRL Onlus l’obiettivo di rendere manifesto l’impegno italiano soprattutto alle nuove generazioni dei due Paesi, affinché, attraverso la memoria, siano guidate nella comprensione del suo significato e ne apprezzino il valore, storico e culturale.

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