Tunisia: dietro la 'rivoluzione dei gelsomini'
Intervengono
Orsetta Giolo, Università di Ferrara
Stefano Pontiggia, Università di Ferrara
Nadia Marzouki, CNRS di Parigi
Valeria Verdolini, Università di Milano
Coordina
Marcella Emiliani, Centro Amilcar Cabral
L’immagine della Tunisia prodotta in Europa e Occidente oscilla tra due opposte narrazioni: una “storia di successo”, una transizione democratica conclusasi con le elezioni e caratterizzata da una relativa assenza di violenza da un lato e dall’altro un Paese descritto come in preda alla “minaccia dell’Isis” e culla di numerosi giovani che scelgono la strada del terrorismo islamico. Le ricerche sul campo mostrano in realtà che la situazione è molto più fluida e articolata. A innegabili elementi di rottura, infatti, fanno da contraltare evidenti continuità nella gestione del potere, nel funzionamento dei ministeri, nella programmazione economica.
Cosa rimane dunque della “rivoluzione” a distanza di quattro anni? Come si intrecciano queste narrazioni e la memoria di quei giorni con la quotidianità del paese? Come è cambiato il tessuto sociale? Che ruolo hanno svolto le élites in questa transizione?
Orsetta Giolo, ricercatrice in filosofia del diritto a Ferrara, ha svolto attività di ricerca in merito alla compatibilità tra diverse culture giuridiche, con particolare riferimento alla tradizione giuridica arabo-musulmana. . Ha analizzato inoltre la vicenda del femminismo arabo-musulmano e l’esperienza delle società civili e dell'associazionismo civile maghrebino.
Stefano Pontiggia è dottorando in Studi umanistici e sociali presso l’Università di Ferrara. Antropologo di formazione, ha condotto una ricerca di campo nel sud ovest tunisino allo scopo di analizzare il modo in cui la “marginalità” che caratterizza la regione di Gafsa nasconda relazioni di potere a livello locale, nazionale e transnazionale, e che contribuiscono al riprodursi della disuguaglianza.
Nadia Marzouki è ricercatrice al CNRS di Parigi e allo European University Institute di Firenze. Si è occupata delle controversie pubbliche sull’Islam in Europa e Stati Uniti e, recentemente, ha iniziato a studiare la politica istituzionale tunisina postrivoluzionaria e il modo in cui questa si articola a partire dalla categoria del consenso.
Valeria Verdolini, sociologa del diritto presso l’Università di Milano, ha analizzato il processo di scrittura della Costituzione e il legame tra Carta costituzionale, pratiche di libertà e pratiche di liberazione. Si è inoltre interessata alle élite urbane di Tunisi e al modo in cui queste partecipano, insieme ad attivisti e membri della società civile, alla narrazione dei fatti rivoluzionari.
Martedì 10 novembre ore 17
Biblioteca Amilcar Cabral, Via San Mamolo, 24
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Marcella Emiliani ha pubblicato una "Storia dell'Isis" in sei puntate sulla rivista svizzera Azione